Scaramanzia my love
La scaramanzia è una forma di superstizione che consiste nel fare uno scongiuro, oppure un gesto, o magari utilizzare una formula magica o un amuleto per propiziare la fortuna. Avete mai osservato chi, per tenere lontana la sfortuna, tocca ferro o fa le corna?
Ecco, c’è da dire che per i dizionari, la superstizione nella sua definizione più diffusa è una “credenza irrazionale dettata spesso da ignoranza oppure da paura, in forze occulte ritenute portatrici di influenze perlopiù negative”.
La verità è che la parola scaramanzia è di derivazione latina: nasce da super (sopra) e stitio (stato) e significa stare al di sopra, dunque, la scaramanzia è un fenomeno che non possiamo controllare, perché si muove al sopra delle cose abituali, e riguarda direttamente il soprannaturale!
A questo punto, passiamo in rassegna l’elenco delle credenze popolari che è piuttosto lungo. Porta male:
- Passare sotto una scala
- Aprire un ombrello in casa
- Rovesciare il sale
- Rompere uno specchio
- Il numero 13, e quindi, di conseguenza, il venerdì 13 ed anche essere in 13 in tavola
Altri elementi sfortunati sono:
- Il gatto nero
- Le dita incrociate
- Le posate messe in croce
- Il colore viola (a teatro il colore viola porta malissimo!).
In questi casi, il vero conoscitore delle tecniche di scaramanzia, vi consiglierà di “toccare legno” oppure di “toccare ferro”, o magari di “grattarsi i gioielli di famiglia”.
C’è poi, chi ti fa “il malocchio” e se questo accade dobbiamo correre ai ripari; oppure ricordiamo sempre che “la sposa non dovrà essere vista la sera prima del matrimonio”, se non vogliamo che la storia d’amore naufraghi per sempre. Conservare “un quadrifoglio” invece, ci porterà fortuna.
Amuleti contro la sfortuna
L’amuleto per eccellenza contro la sfortuna, la sfiga, la jella è Il corno rosso, il cosiddetto “curniciello” in dialetto napoletano, poiché è Napoli la città nella quale la scaramanzia ha da sempre avuto un suo primo seguito di appassionati.
Ma che caratteristiche deve avere un corno e perché porti davvero fortuna?
“O curniciello” per esercitare i suoi poteri deve essere realizzato rigorosamente a mano, deve essere di colore rosso, poiché il rosso è colore di potenza. Il rosso è anche legato al peperoncino, ossia alla “malalingua”, ossia lo sparlare.
Il cornetto dev’essere fatto a mano perché l’artigiano rilascia le sue influenze positive sul simbolo che va a creare. Inoltre, è bene che questo amuleto venga regalato. Si pensa infine, che per adempiere alla sua funzione scaramantica, il corno debba avere una serie di specifiche caratteristiche: dev’essere rigido, storto e con la punta.
L’usanza popolare vuole infatti, che il corno debba rompersi sulla punta per portare fortuna, e così quando il corno si rompe manda via la sfortuna dalla persona e dalla casa.
La scaramanzia in teatro: “Non è vero ma ci credo”
“Non è vero ma ci credo” è il titolo di una pièce teatrale di Peppino De Filippo, commedia che andò in scena per la prima volta nel lontano 1941 e fu uno dei più grandi successi dei fratelli De Filippo: Eduardo, Peppino e Titina, infatti, la interpretarono insieme. Dalla commedia fu tratto un film omonimo, nel 1952, con la regia di Sergio Grieco.
Il grande Eduardo De Filippo, è stato uno dei precursori della teoria della superstizione. Eduardo usava dire che: “Essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male”. Ed anche Peppino con la sua pièce teatrale di successo seguiva da buon napoletano le tendenze del suo popolo raccontando di personaggi che portano bene o che portano male, di gobbi e di fortuna.
I portafortuna Macrì
Gli oggetti portafortuna della Macrì sono realizzati e modellati secondo la tradizione da maestri artigiani. Vengono smaltati in seconda cottura e poi dipinti a mano. Sono oggetti unici e ricercati, confezionati in eleganti astucci artigianali, dal design esclusivo Macrì.
Nella collezione Macrì troverete i cornetti scaramantici colorati, i portachiavi scaramantici, e poi, corni più grandi, utilizzabili come fermacarte, portabiglietti da visita, portalettere, elementi d’arredo preziosi e unici.
Ogni creazione Macrì racchiude in sé un’idea e rende unico ogni dono.
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